Siamo una coppia come tante altre. Nel 2017 abbiamo rispettivamente 52 e 48 anni, in ferie nella nostra casa come succede da quando è nata nostra figlia, che di anni ne ha 11.
Sempre in compagnia di altre due coppie, una delle quali del posto, che quindi ha molte amicizie di pari età, sia uomini singoli che altre coppie.
Mia moglie è quello che si dice una bella donna: fisico importante che una volta avrebbero definito giunonico, non curvy ma comunque alta 1 metro e 75, terza scarsa di tette, capelli castani. Piedi e mani ben curati e bellissimi, e un pelo pubico ben tenuto, come succedeva sempre d’estate.
Ci propongono una serata con cena su un battello, una cosa da 25/30 persone visto che, a quanto pare, il battello era abbastanza grande.
Accettiamo, come del resto fa la coppia di nostri amici del posto; la terza coppia, invece, si defila ma ci propone di badare a nostra figlia, così saremmo stati più liberi.
Il pomeriggio di quel giorno ci incontriamo coi due ragazzi che organizzano l’escursione. Due tipi davvero attraenti che durante la breve conversazione continuano a lanciare occhiate a mia moglie, ma davvero non ci do nessun peso, anche se la donna della coppia amica fa alcuni riferimenti al fatto che i due abbiano un certo successo con le donne.
Verso sera, io e mia moglie abbiamo un diverbio per motivi stupidi, ma comunque torniamo dalla spiaggia col muso e non ci parliamo. Poco male. Dopo esserci cambiati, ci dirigiamo verso il molo con la nostra auto; gli altri ci aspettavano là.
Per quella sera lei indossa un vestito di quelli da mare, lungo e abbastanza trasparente. Noto, sorpreso, che non indossa gli slip e la cosa è molto palese, specie a causa della molta luce del mattino; il reggiseno è di quelli che lascia intravedere parecchio, soprattutto su di lei che ha i capezzoli un pò scuri.
Ai piedi, dei sandali tipo schiava, che fanno risaltare i bellissimi piedi con le unghie rosso Chanel.
Rimango abbastanza contrariato per questo, e quindi decido che la serata verrà trascorsa senza che ci si parli, magari anche in posti lontani durante la cena.
Saliamo, e subito uno degli organizzatori ci accoglie e si premura di salutare e baciare mia moglie.
Mi sembra abbastanza normale dopo che ci siamo visti il pomeriggio. Dopo poco la barca prende il mare e a bordo cominciano a servire l’aperitivo. Come detto, non voglio starle troppo vicino, quindi mi metto a parlare con alcuni degli altri partecipanti, mentre ogni tanto scorgo che nel salone del battello lei sedeva a un tavolo con la coppia di amici e tre singoli, tra cui i due organizzatori, che si preoccupano di servirle per due volte lo spritz.
Dopo una mezz’ora viene servita una cena a buffet con acqua e vino inclusi, e lei è ancora seduta al tavolo con altre persone, ma sempre con i due tipi nei paraggi. La cena si protrae, poi apre l’open bar, e ancora lei brinda in continuazione. Da lontano mi sembra un po’ alticcia, ma ero talmente arrabbiato per la giornata che decido di non fare nulla. Verso le 22/22:30 cominciano i balli in coperta e sul pozzetto di poppa.
La musica, ad alto volume, costringe a salire sul ponte superiore, così, invitato da alcune persone con cui discutevo di auto, saliamo anche con Federico, uno dei due organizzatori. Qui rimaniamo più di un’ora. Qualcuno porta da bere, altri salgono, presentazioni e quant’altro, ed il tempo scorre.
A questo punto decido di scendere per vedere la situazione. Entro in coperta, c’è un sacco di gente che si diverte col karaoke, così come a poppa, ma non riesco a vedere mia moglie.
Chiedo ad alcuni ma non sanno darmi informazioni. Mi dirigo quindi a prua, ma anche lì non la vedo. I bagni sono liberi. Restano solo le due cabine con le porte chiuse. Una è effettivamente chiusa. Apro l’altra e… vedo lei sdraiata sopra un tavolino a gambe aperte, con la figa bene in vista e il pelo ben curato, il vestito lungo tirato su fino quasi alle tette, lui che si sta sfilando gli slip e la camicia ed esibisce un cazzo davvero importante, già in tiro e con una cappella turgida. Rimango basito, pietrificato. Solo lui si accorge della mia presenza, mi fa cenno di chiudere la porta.
Io non riesco a staccare gli occhi dalla scena. L’eccitazione di mia moglie sembra già ad un punto altissimo, la mia sta salendo di botto, e senza nemmeno volerlo mi sfilo i bermuda e gli slip a mia volta.
Rimango in piedi col cazzo in tiro come non mai, mentre lui comincia a leccarle la figa con vigore e decisione, io osservo la scena e i piedi di mia moglie che si muovono all’unisono con la lingua di lui. Poi le toglie il vestito dalla testa, lei ha gli occhi chiusi, non può vedermi, e da in piedi glielo infila nella figa.
Sono colpi ben assestati, i gemiti si sentono distintamente adesso, malgrado il rumore dei motori e della musica fuori. È un “sì sì sì” prolungato, al ritmo dei colpi di uccello che lui le dà.
Da dietro riesco a vederle il buco del culo, si apre ogni volta che il suo cazzone assesta un colpo deciso nella figa.
Ed è proprio lì che lui vuole arrivare. Così esce da lei, e stavolta con delicatezza le infila prima un dito, poi indice e medio nel culo, massaggiando lateralmente il buco.
Lei non accenna a nulla e, dopo qualche secondo, lui si prende il cazzo e piano piano la deflora. Prima lei si lamenta, ma quasi subito – con mio estremo stupore ed eccitazione – glielo infila. Io non ce la faccio più, vengo e mi sborro nelle mani, mentre lui comincia a pompare. Però dura poco.
Lei è a pecora, e scendendo dagli sgabelli che ha usato per salirle sopra, lui si mette davanti e glielo infila in bocca. Dopo solo qualche secondo un fiotto di sborra le inonda tutta la faccia.
Lei rimane a pecora, da dietro vedo i due buchi appena usati, un pochino di pelo bagnato sulle grandi labbra e il culo appena arrossato. Mi fanno salire di nuovo l’eccitazione. Mi pulisco con un asciugamano trovato lì vicino e mi dirigo verso il suo culo proteso. In un attimo glielo metto dentro: le pareti sono bagnate, la figa davvero aperta adesso, e pompo con decisione, al che lei reclama il suo uccello in bocca. È un delirio. Siamo tutti sudatissimi.
Lei, sporca di sborra in faccia, continua un pompino che le va fino in gola. Io le vengo dentro, mentre lui, poco dopo, di nuovo in bocca.
A questo punto esco di corsa dalla cabina, entro nel bagno a fianco, mi lavo, mi cambio e vado su in coperta.
Il tutto è durato non più di mezz’ora. Rimango solo fino all’arrivo della barca in porto, attorno all’una. Scendo, vedo mia moglie che – dopo essersi fatta una doccia – mi viene incontro, e credo di aver vissuto il momento più imbarazzante della mia vita. Non parlo, lei non dice nulla. Torniamo a casa. Non ne abbiamo mai parlato. Mai un accenno a quella sera. Nulla.
Non so se i nostri amici abbiano poi saputo. Non siamo più andati insieme al mare, a casa nostra.
Dopo poco più di un anno, lei ha voluto interrompere la relazione che durava da 25 anni.