Quella visita al cliente che si è trasformata in un cuckold

Ciao, sono qui per raccontarvi la mia esperienza cuckold successa quasi un anno fa, dopo tanti anni che mi segavo sui video porno di questo genere in rete, ne sono finalmente diventato il protagonista.
Spero che vi piacerà e che vi faccia eccitare. Io ho già il cazzo duro solo a ripensarci.
Sono Arnaldo, un giovane ragazzo di 24 anni che vive a Ferrara e lavora nell’azienda di famiglia, dopo essermi laureato in Economia all’università di Bologna.
Sono fidanzato da quasi 3 anni con Imma, la mia bellissima ragazza.
Una vera bomba.
Bionda, capelli fino a metà collo, occhi azzurri, una 4^ abbondante di seno, un bel culo sul quale mi diverto ogni sera e molto esile di corporatura.
Imma, prima di diventare la mia ragazza, è stata per un anno la mia scopamica e la mia amante, regalandomi scopate assurde ovunque ci capitasse, soprattutto in auto.

Partiamo dal principio..

Sono sempre stato un ragazzo attivo sessualmente, ho avuto molte esperienze da una botta e via e mi sono impegnato solamente due volte.
Io ed Imma ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli, ma con gli anni e vite separate avevamo perso i rapporti. Questo fino al capodanno 2015/2016.
Quel capodanno, tramite amici in comune eravamo finiti a festeggiarlo entrambi a casa di un amico, senza saperlo. Lei aveva stroncato da poco una relazione di 4 anni, io… bhè, io ero fidanzato.
A quel capodanno infatti ero andato con la mia ormai ex ragazza.
Appena la vidi mi diventò immediatamente duro. Sexy come poche, uno sguardo da porca senza eguali con quegli occhi azzurri tondi tondi.
Indossava una minigonna da dove le si potevano intravedere le mutandine maculate, e una magliettina che non riusciva a trattenerle quelle tettone che ogni tanto cercavano di uscire.
Io stavo impazzendo.
Non vi nego che quella sera scopai a morte la mia ex ragazza pensando ad Imma e a come sarebbe stato farmi fare una spagnola da quelle due belle tette, che avrebbero inglobato il mio cazzo.
Iniziammo a sentirci più frequentemente da quel capodanno, fino a che una sera uscimmo insieme ad altri amici ad un festa in città. Iniziammo a bere e finimmo a scopare come due conigli sul pavimento del bar, con le altre persone fuori che ci guardavano sconvolte.
Fu una scopata incredibile. Incominciò lei prendendomi il cazzo in bocca, da questo potete immaginare che troia sia.
La soffocai per più di 10 minuti, un pompino che ha stremato il mio cazzo, per poi prenderla da dietro e incominciarmela a sbattere come non ci fosse un domani.
Lei godeva come una matta, urlava così tanto che non si sentiva altro. Io senza preservativo né nulla ero eccitatissimo, avevo una voglia di riempirla di sborra incredibile.
Alla fine decisi di venirle sulle sue enormi tette, che gentilmente lei mi tenne su pronta a farsi annaffiare.
Uscimmo dal bagno con lei che aveva tutto il trucco scolato e la sborra secca che gli si vedeva sul décolleté a causa della magliettina scollata.
Da quella sera incominciammo a scopare ogni settimana, io sempre cornificando la mia ex ragazza, con la quale le cose andavano male da tempo.
Non riuscivo a resistere a quello sguardo da troia pronta a farsi sborrare in bocca in qualsiasi momento.
Dopo un anno così decisi di lasciare la mia ragazza, e finalmente ci mettemmo insieme.
Un sogno.

I primi pensieri cuckold

Da quando sono fidanzato con Imma, ho cominciato ad eccitarmi pensando a lei che si fa sbattere nel peggiore dei modi da altri uomini.
Sarà perché lei è una vera porca. Le piace farsi notare, le piace farsi guardare dagli altri ragazzi.
Quando siamo insieme e vede un bel ragazzo comincia a fissarlo con uno sguardo da vera porca, come se se lo volesse sbattere in quel momento.
Si veste sempre in maniera sexy e provocatoria, e quando cammina le sue tette che sobbalzano fanno girare tutti.
Lei in tutto ciò è piacevolmente soddisfatta, quasi eccitata. Infatti ha sempre voglia di prendere il mio cazzo nella sua figa, o di farsi masturbare in macchina con vibratore che gli ho regalato.
Quanto ama e gode con quel vibratore…
A me tutto ciò non da fastidio, anzi mi fa partire di testa. La prendo e me la scopo ovunque, più buchi ha occupati più lei è contenta.
Mentre gli infilo il cazzo dentro e incomincio a trombarmela, vedendo le sue tettone che sobbalzano e i suoi occhi tirati su dal piacere, immagino che stia succhiando le palle ad un altro uomo e che si faccia inculare da entrambi contemporaneamente in culo e nella fica per poi farsi sborrare sulla faccia da entrambi.
Pensando queste cose faccio delle sborrate enormi, uno tsunami che la imbratta tutta.
Fino a un anno fa queste erano solo fantasie, io non gliene ho mai parlato, ma poi la svolta…

Quel fortunato giorno di lavoro, poi trasformato nel mio primo cuckold

Come vi ho detto prima lavoro nell’azienda di famiglia e spesso devo andare nelle aziende dei nostri clienti per sbrigare diverse faccende.
Ricordo benissimo il giorno. Era un caldo pomeriggio di giugno e dovevo andare in questa ditta. Conoscevo abbastanza bene il proprietario, Leandro. Un bell’uomo sulla quarantina, single e che si divertiva come avesse 20 anni.
Quel giorno, come spesso accadeva, Imma mi accompagnò all’incontro.
Era caldissimo.
Imma indossava una minigonna di jeans a pelo fica, con sopra una canottiera, di quelle che si portano senza reggiseno, che ovviamente la spocciava tutta e lasciava ben poco all’immaginazione.
Ricordo benissimo che incominciai ad avere strane idee già nel tragitto in macchina, quando accesi l’aria condizionata e, ad Imma, incominciarono ad addrizzarsi i capezzoli a causa del freddo.
I suoi capezzoli, duri, grandi… quanto avrei voluto succhiarglieli.
Notai, sempre nel tragitto in macchina, che non portava le mutandine. Lo faceva spesso quando era caldo e portava la gonna. Si sente più libera.
Anche se, quando porta le mutandine, è come se non le portasse dato che coprono ben poco.
Arrivammo nell’azienda di Leandro.
Imma mi disse che mi avrebbe aspettato in macchina, visto che doveva essere una cosa veloce.
Io le risposi se le andava di accompagnarmi dentro perché la cosa avrebbe potuto protrarsi un pò.
Imma, anche un pò scocciata, accettò e mi accompagnò dentro. Suonammo il campanello e Leandro venne ad aprirci.
Era solo in azienda, dato che era un sabato pomeriggio.
Ci salutammo, Imma e Leandro con dei baci sulla guancia, e incominciammo a parlare delle faccende lavorative, seduti nel suo ufficio su dei divanetti, uno di fronte all’altro.
Imma era sempre molto estroversa e provocante, e in questa occasione non fu da meno.
Mentre parlavo con Leandro incominciai a notare che il suo sguardo andava verso le gambe di Imma… sicuramente aveva notato che non portava le mutandine.
Imma non era mai attenta a chiudere le gambe o mettersi in una certa posizione quando metteva dei vestiti particolari, anzi si esibiva ancora di più.
Quando notai che lo sguardo di Leandro cadeva sempre più spesso tra le gambe della mia troia mi si incominciò a indurire il cazzo, quasi da farmi male.
Dopo un pò anche Imma si accorse della cosa, e come suo solito incominciò ad assumere pose ancora più provocanti e a guardare Leandro con sguardo da vero troione.
Inoltre quella porcona di Imma, rincarò la dose chinandosi un pò in avanti verso Leandro, in modo che le tette quasi le uscivano. Nel mentre faceva finta di grattarsi sul petto, la eccitava.
L’atmosfera stava diventando molto calda.
Leandro si alzò per andare a prendere dei documenti. In quel momento, quasi stavo per sborrarmi nelle mutande, mi feci coraggio e dissi ad Imma le porche e perverse idee che mi stavano passando per la testa, pensando o la va o la spacca.
Aspettavo che mi mandasse a quel paese, e invece…
Le si illuminarono gli occhi. Aveva già incominciato a muovere il culo sul divano solo all’idea di farsi scopare come una puttana da due ragazzi. Vedevo l’espressone di godimento sulla sua faccia.
Decidemmo che una volta che Leandro fosse tornato, Imma avrebbe cominciato a tirarsi sempre più su la gonna da seduta e far vedere la sua bella fighetta depilata a Leandro.
Così fu.

Leandro all’inizio rimase incredulo, cercava il mio consenso, ma poi si lasciò trasportare da quella ninfomane della mia ragazza, che prese il controllo di tutto.
Io mi misi sul divano di fronte al loro e comincia a segarmi guardando Imma che si faceva spogliare da Leandro.
Una volta entrambi nudi, Imma si era solamente tirata su la gonna e la maglietta, incominciarono a farmi eccitare sul serio.
Imma si era girata verso di me, mentre Leandro le stava maltrattando le tette e spanando il culetto.
Mi guardava come mai aveva fatto, si mordeva le labbra. Stava godendo come non mai.
Imma si girò verso Leandro e si inchinò dinanzi al suo cazzone. Si aveva davvero un gran bel cazzo.
Iniziò a succhiarglielo guardandolo negli occhi. Vedevo che gli leccava la cappella ed Leandro che aveva degli spasmi incredibili.
Io intanto continuavo a segarmi.
Imma non amava i preliminari, preferiva passare direttamente al sodo e farsi infilare il cazzo dentro e godere sul serio.
Si alzò, si rigirò verso di me, prese il cazzo di Leandro sulle mani e se lo sistemò dentro la sua figa già altamente bagnata e incominciò a scoparselo proprio di gusto, scordandosi quasi della mia presenza.
Prese la mano di Leandro e se la mise sulla figa, proprio sopra il clitoride e gli impartì i movimenti che doveva fare. Ragazzi, solo rivedendo la sua faccia verrei.
Leandro incominciò a sbattersela forte, sentivo le sue palle sbattere sul culo della mia ragazza, che nel mentre urlava come una pazza, sembrava impossessata.
Cambiarono molte posizioni fino ad arrivare alla preferita di Imma, quella della Cowgirl, amava avere il controllo e strusciare la sua fighetta sul corpo di chi la stava scopando.
Io in quel momento mi avvicinai al suo culo, mentre già stava cavalcando Leandro, e piano piano le misi il mio cazzo nel culo. Lei non fece resistenza, anzi entrò in uno stato di trans che non la fermò più, impazzì in tutti i sensi.
Dopo 10 minuti di cavalcata, urla e gemiti, con due cazzi dentro, venne, ma venne così intensamente che quasi si mise a piangere.

Stremata Imma ci chiese se potevamo venire. Io decisi di riempirle il culo con uno tsunami di sborra mentre Leandro si stava facendo fare un pompino per venirle sul quelle meravigliose tette sode.
Io dopo aver visto venire Leandro sul seno della mia troia che gli stava ancora succhiando il cazzo per ripulirlo, le venni dentro il culo.
Imma visibilmente soddisfatta dai nostri due cazzi ci guardò con un sorrisino molto malizioso.

Da quel giorno io e la mia ragazza siamo entrati nel circolo vizioso dei cuckold, non riusciamo più a farne a meno. Si è fatta trombare da quasi tutti i miei amici e non vuole più fermarsi.

Abbiamo provato anche il contrario, io che mi scopo un’altra ragazza…

Un sogno che si è realizzato.

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scritto da

Ottavio Carosone
Ottavio Carosone
Ottavio Carosone è uno scrittore italiano noto per i suoi racconti audaci e sofisticati dedicati al mondo degli adulti, con una predilezione particolare per i racconti cuckold, che esplora con una sensibilità unica e una prospettiva profondamente innovativa. Nato il 23 marzo 1975 nella vibrante città di Napoli,Ottavio ha trascorso la sua infanzia e adolescenza immerso nella ricca cultura e nelle tradizioni della sua città natale, elementi che hanno fortemente influenzato il suo percorso artistico e personale.....
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