La hostess e il Comandante

Prendo l’aereo almeno due volte al mese per motivi di lavoro. Mi capita di viaggiare in lungo e in largo per la penisola e all’estero perché svolgo il ruolo di responsabile di import export per una grossa azienda internazionale.
Devo dire che si tratta di un bell’impegno che mi offre molteplici soddisfazioni e mi permette di avere una vita libera e priva di pensieri. Non mi manca nulla, ho una casa comodissima dove vivo completamente da solo.
Il mio carattere libertino non ammette una compagna al mio fianco ma io, da buon amante del sesso, colgo ogni occasione per avventure erotiche di alto livello.
Desidero condividere una di queste mie esperienze, raccontando questo episodio che, solo al pensiero mi eccita e il mio bastone diventa duro come l’acciaio.

L’incontro in alta quota

La vicenda ebbe inizio proprio alla consegna del passaporto, prima di salire a bordo. Era il primo pomeriggio di una domenica primaverile ed ero partito dall’aeroporto di Roma per recarmi ad Istanbul, dove sarei rimasto per dieci giorni. La mia agenda era al completo con diversi appuntamenti di lavoro per tutta la settimana.
Avrei iniziato il lunedì mattina a incontrare un grosso fornitore di ceramica ma avevo deciso di partire il giorno prima perché volevo rilassarmi in un Ḥammām che mi era stato consigliato dall’operatrice dell’agenzia di viaggio che si era occupata della prenotazione biglietti aereo e del mio soggiorno in Turchia.
Ebbene, proprio prima dell’imbarco, mentre ero in fila business, arriva allo sportello del controllo documenti una hostess di una bellezza stratosferica. La sua presenza prestante era ben visibile dall’altezza, sottolineata dai tacchi che calzava con una grazia da dea. Aveva i capelli neri raccolti in uno chignon impeccabile; le sue labbra erano perfette e ben delineate, portava un trucco leggero e il suo viso riportava lineamenti dolcissimi.
I suoi occhi poi erano qualcosa di incredibilmente unico: di un azzurro intenso, brillavano come pietre preziose in mezzo a una corona d’oro.

La sua visione ha provocato in me delle sensazioni così eccitanti che il mio cazzo si era indurito al punto che temevo mi scoppiassero i pantaloni.
Quando mi sono avvicinato a lei per darle i miei documenti d’imbarco, mi ha investito l’odore intenso del profumo che portava, entrando nelle radici e provocando in me quasi un effetto adrenalinico.

È stato in quell’esatto momento che ho deciso che avrei trovato il modo di scoparla.

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L’antipasto di un incontro all’insegna del sesso piccante

Salito a bordo, è stata lei a condurmi al mio posto, in prima fila. Mi sono accomodato nella comoda poltrona, con grande sollievo del mio cazzo che potevo, finalmente toccare.
La sua bellezza disarmante era motivo per tenere fissi i miei occhi su lei, al punto che si è accorta del mio sguardo pieno di malizia e desiderio.
Concluse le operazioni per la partenza dell’aereo, comprese le indicazioni di sicurezza e il controllo della cintura legata (cosa che ha quasi sfiorato un orgasmo in diretta appena si è avvicinata con le mani alle mie zone basse), mi sono concentrato per conquistarla.
Era decisamente una donna fuori dal normale, con un seno abbondante e un culo dalle curve perfette.
Si muoveva con eleganza e classe, muovendo le braccia e le mani in maniera agile e disinvolta. Dalla mia posizione potevo vedere ogni suo movimento e non ho levato i miei occhi dal suo corpo sexy nemmeno per un attimo.
Il mio corteggiamento non è passato inosservato perché anche lei ha iniziato a lanciarmi occhiate maliziose e a passare la lingua sulle labbra in maniera sensuale e fortemente eccitante.
Quando mi ha portato il vassoio con il pasto previsto dalla Turkish Airlines, la compagnia aerea, il mio cazzo era ormai a un livello di durezza oltre il cemento armato ed io le ho fatto qualche battutina per sondare il territorio, battutine a cui ha risposto prontamente, facendomi capire che l’interesse era contraccambiato. Esaltato, ho consumato quel pasto continuando a guardarla e immaginando di affondare i denti sui suoi seni, succhiandole i capezzoli e sul suo sedere, mordendolo prima di fotterla.

È venuta a riprendersi il vassoio vuoto lasciandomi un biglietto profumatissimo. “Giovanni, ti aspetto all’uscita dell’areoporto. Sono alla guida di una smart rossa. Non puoi sbagliarti. Sii puntuale. Jennifer.”

Non era possibile! L’invito era chiaro ed esplicito: altro che il bagno in Ḥammām! Mi aspettava qualcosa di altamente eccitante ed elettrizzante a terra. Jennifer, questo era il suo nome, aveva colto in pieno il mio corteggiamento pressante.

L’inaspettato ed esaltante seguito

Il resto del volo è trascorso con una velocità incredibile, compreso l’atterraggio di una delicatezza unica: il pilota sapeva sicuramente il fatto suo! Sono sceso dall’aereo lanciando uno sguardo di desiderio immenso verso Jennifer, la hostess che mi avrebbe aspettato all’uscita, calda e sensuale, pronta per essere scopata.
Ero tutto elettrizzato, ho percorso il corridoio per riprendere il mio trolley con la fantasia che viaggiava senza limiti.
Il tutto è durato pochi minuti e mi sono precipitato fuori dall’aeroporto, pensando di dover attendere la mia deliziosa hostess.
Invece era già lì, fuori dalla sua macchina, con una minigonna a fasciarle le cosce e una scollatura super sexy.
Mi sembrava di sentire il suo profumo già da dove mi trovavo. Mi sono avvicinato a Jennifer che, dopo aver preso il mio bagaglio e averlo riposto sulla vettura, mi ha indicato lo sportello per sedermi accanto a lei.
Senza troppi giri di parole mi ha detto, inaspettatamente, che è disposta a scopare con me per tutta la notte, a condizione che sia presente suo marito. La mia sorpresa è stata notevole, ero impreparato a una richiesta simile ma, ovviamente, l’occasione era troppo ghiotta!
Ho accettato quasi immediatamente, senza far notare la mia iniziale incredulità, sentendomi anche ulteriormente eccitato per le ore provocanti dal punto di vista erotico che mi stavano aspettando.
In men che non si dica Jennifer, al volante della sua vettura, mi ha portato nel parcheggio del suo hotel, dove ci stava aspettando suo marito. Dentro l’ascensore, di nuovo soli io e lei, ho sentito il mio cazzo indurirsi più di prima per quanto ero eccitato.

Alla porta della sua camera ci ha accolto un uomo alto e prestante, in divisa: era il marito.

“Giovanni, ti presento mio marito, il Capitano Jonathan, il pilota dell’aereo da cui siamo appena scesi.”

Non ci potevo credere! Altra incredibile sorpresa. Il pilota dell’aereo avrebbe assistito alle mie prestazioni sessuali con la sua super sexy moglie!

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Jennifer mi ha offerto una spremuta di frutta fresca e, mentre io sorseggiavo, si è spogliata davanti ai miei occhi e a quelli del marito che si è accomodato in un divanetto.
Completamente nuda si è avvicinata a me per levarmi la giacca e sbottonarmi la camicia. Arrivata all’altezza della cerniera dei pantaloni, mentre manovrava per abbassarla, in maniera sinuosa si è inginocchiata prendendomi il cazzo in bocca e ficcandolo fino in fondo alla sua gola.
Davanti a me era posizionato uno specchio per cui ho goduto anche dei movimenti sinuosi del suo splendido culo.
Il corpo della hostess era qualcosa di estremamente divino, quei seni sodi dai capezzoli turgidi erano diventati l’oggetto del mio desiderio, per cui, la prendo per lo chignon e la giro, buttandola sul letto.
Mi sono fiondato su lei per succhiarle quelle tette meravigliose e le ho messo dentro il mio bastone dritto e duro, per scoparla focosamente.

Abbiamo cambiato più volte posizione mentre il marito, sempre in divisa, si segava, gemendo in maniera vistosa.

Ho goduto moltissimo nel fotterla di dietro, mettendo il mio cazzo in quel suo buco del culo, morbido come il burro ma dalle chiappe sode come il marmo.
L’ho sbattuta fortemente, prendendole i seni in mano e chiamandola troia più volte, mentre lei godeva e veniva, squirtando abbondamene.
Abbiamo fatto sesso in ogni modo possibile e immaginabile, oltre che in maniera fantasiosa, provando posizioni che non avevo mai pensato e che nemmeno credevo esistessero. Jennifer era veramente una dea anche dal punto di vista delle prestazioni erotiche, non soltanto per la sua avvenenza.
Era una di quelle femmine che sa come far godere il suo maschio, utilizzando tutte le tecniche più piccanti, per far godere il partner.
Scopandola e fottendola, sia io che lei abbiamo avuto orgasmi multipli, vivendo momenti stuzzicanti e sexy.

Le erezioni erano continue tanto mi faceva arrapare e credo di non aver mai avuto un incontro erotico così esaltante ed eccitante. Il massimo del godimento l’ho raggiunto dopo l’ennesimo pompino che mi ha fatto, in maniera altamente stimolante. Mi ha detto esplicitamente che voleva sentire il mio seme in bocca e io non mi sono fatto pregare.
Ho sborrato dentro la sua gola, spingendole la testa con forza, lei ha ingoiato completamente tutto e con enorme gusto, mentre io ero al settimo cielo per il godimento indescrivibile.
Subito dopo è andata dal marito, ripetendo lo stesso identico pompino che aveva fatto a me.
Lui, prontamente è venuto nella sua bocca e lei ha ingoiato ancora la sua sborra, non essendo sazia.

Ho trascorso una notte indimenticabile e incredibile. Non avevo mai immaginato di vivere una esperienza cuckold e tantomeno in quel modo così travolgente.

L’energia di quell’incontro mi ha dato, nei giorni successivi che ho trascorso nella città di Istanbul, un’intensa vitalità al lavoro, al punto che ho concluso tutti gli affari previsti in maniera eccellente!

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scritto da

Ottavio Carosone
Ottavio Carosone
Ottavio Carosone è uno scrittore italiano noto per i suoi racconti audaci e sofisticati dedicati al mondo degli adulti, con una predilezione particolare per i racconti cuckold, che esplora con una sensibilità unica e una prospettiva profondamente innovativa. Nato il 23 marzo 1975 nella vibrante città di Napoli,Ottavio ha trascorso la sua infanzia e adolescenza immerso nella ricca cultura e nelle tradizioni della sua città natale, elementi che hanno fortemente influenzato il suo percorso artistico e personale.....
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