Il pensiero che la Lazio avrebbe presto vinto la sua settima Coppa Italia era diventato per me fonte di grande eccitazione. Non potevo credere a quello che stavo assistendo allo Stadio Olimpico: la squadra del mio cuore era pronta a confrontarsi con i neroazzurri, con tutti i giocatori ben preparati e in azione sul campo di calcio. Il possesso della palla, per la maggior parte della partita, è stato dei biancoazzurri, il che era per me fonte di estremo piacere.
Mi sentivo eccitato e avevo il desiderio nel cuore di esprimere la mia euforia per festeggiare i gol e i calciatori che mettevano a segno i loro tentativi.
Ero andato allo stadio con un gruppo di amici con cui ero solito seguire la nostra squadra. Con loro mi divertivo molto, anche perché la passione per il calcio era un forte legame che ci univa.
Quel giorno, con noi c’era anche la giovane e sensuale moglie di Silvio, Ginevra, una donna che emanava sensualità ad ogni suo movimento.
Storia di un cuckold annunciato
Dal primo momento in cui ho visto Ginevra, ho capito che era una donna affascinante e ho immaginato come sarebbe stato averla in un letto.
Mora, alta e con un fisico prorompente, aveva due seni sodi che sembravano liberarsi dal reggiseno a ogni suo movimento. Potevi accorgertene dai capezzoli turgidi che spuntavano da sotto la maglietta. Le curve del suo sedere erano perfettamente delineate sotto i pantaloni aderenti che era solita indossare. Solo a guardarla, il mio desiderio si accendeva sempre.
Quel giorno era con noi, seduta sugli spalti proprio accanto a me, con la sua coscia destra contro la mia. Sentivo il suo profumo di donna mentre si muoveva e urlava, eccitata dalla partita. Il contatto con la sua pelle mi faceva venire i brividi su tutto il corpo, e desideravo averla lì, in mezzo a tutti, nello stadio pieno di gente e con suo marito che ci guardava. La mia eccitazione era alle stelle, e non solo per il Lazio e la sua vittoria. Quando lei, durante la pausa del primo tempo, si è alzata improvvisamente per andare in bagno, ho colto l’occasione per seguirla. Non si è diretta verso la toilette delle donne ma verso l’uscita dello stadio, diretta verso il parcheggio della sua macchina.
Sono andato dietro di lei come un cagnolino, dimenticandomi momentaneamente della partita e dei calciatori, pensando a cosa avrei potuto fare con lei.
L’ho raggiunta quando stava per aprire lo sportello e l’ho presa da dietro, abbracciandola e baciandola sul collo con evidente desiderio. Il contatto con la sua pelle è stato per me motivo di eccitazione totale, e mi sono sentito invadere nuovamente da brividi su tutto il corpo, proprio come prima, sugli spalti.
Ginevra non si è sottratta al mio abbraccio, anzi si è avvinghiata a me, facendomi sentire i suoi capezzoli turgidi contro il mio petto. La cosa mi ha fatto diventare il cazzo super duro, al punto che temevo potesse sfondare i pantaloni.
Senza dirci una parola, ci siamo buttati dentro la macchina e abbiamo abbassato i sedili. Il desiderio di far l’amore era infinito e non vedevo l’ora di averla tra le mie gambe. Una volta dentro il nostro nido d’amore su quattro ruote, Ginevra si è avvinghiata a me e abbiamo cominciato a scambiarci un lungo bacio appassionato, intrecciando le nostre lingue e toccandoci ovunque. Il mio cazzo si è rizzato incredibilmente, e la voglia di fotterla mi ha invaso.
Lei si è levata la maglietta, facendomi vedere i suoi enormi seni e sbattendomeli sulla bocca. Ho approfittato per succhiarle avidamente quei capezzoli turgidi e duri quasi quanto il mio membro. Con una mano, le ho quasi strappato i pantaloni dalle gambe, cercando la sua figa bagnatissima.
Le ho infilato prima un dito dentro e poi quasi tutta la mano, sentendola pronta per essere scopata.
Lei ha abbassato la cerniera dei miei pantaloni, cercando intanto il mio cazzo con le mani. Sentendolo durissimo, l’ho sentita lanciare un gridolino di piacere, cosa che mi ha eccitato ancora di più. Ha iniziato a masturbarmi con una padronanza di una donna esperta. Ci siamo masturbati per diverso tempo, baciandoci e incrociando le nostre lingue.
A un certo punto non ce l’ho fatta più e ho iniziato a scoparla, sentendola fremere e gemere per il grande piacere che le stavo dando. Ho iniziato a sbatterla sempre più forte, al punto che lei ha iniziato a urlare per la grande goduria: l’ho sentita venire per il bagnato del suo intenso squirting.
Dentro di me sapevo che era una donna capace di essere incredibilmente troia dal punto di vista sessuale, ma non immaginavo quanto fosse eccitante scoparla in quel modo. Questo pensiero ha fatto esplodere ancora di più la mia virilità.
Abbiamo cambiato un paio di posizioni mentre lei continuava a godere, chiavandola sempre più forte. Ero ancora mezzo vestito, con i pantaloni abbassati e la camicia sbottonata, mi sentivo felice per quel godimento inaspettato.
Quando l’ho girata, lei si è messa a pecorina e ho iniziato a fotterla, infilandole la mia verga dura nel culo, sempre più forte e sempre più come un porco con la sua troia.
Nel parcheggio dello stadio
Era incredibilmente eccitante pensare che Silvio era intento a seguire la partita, mentre noi facevamo l’amore come due animali in calore, quando, improvvisamente, abbiamo sentito bussare al finestrino della macchina.
Era Silvio. La partita era finita, il Lazio aveva vinto la sua settima Coppa Italia, trionfando contro l’Atalanta. Mentre i biancoazzurri alzavano il trofeo della loro vittoria, io scopavo Ginevra. Erano trascorsi allora oltre quarantacinque minuti che eravamo chiusi dentro quella vettura, a godere e fotterci, a baciarci, a scopare e a toccarci dappertutto, come due animali in calore.
E ora come la mettevamo? Eravamo colti in flagrante tradimento.
Volete sapere com’è continuata la vicenda?
In maniera del tutto incredibile per me, ma molto naturale per i due.
Ginevra spontaneamente ha alzato il sedile della guida e ha fatto entrare il marito aprendo lo sportello. Lui si è seduto davanti, mentre la troia si è lanciata ancora sul mio cazzo, prendendolo in bocca e succhiandolo con avidità, regalandomi uno di quei pompini che non avevo mai ricevuto da nessun’altra mai prima di allora.
Silvio ha iniziato a segarsi, assistendo a quella scena, con io che godevo e che pensavo essere sul punto di impazzire per il piacere di sentirmi anche osservato. Al che ho girato Ginevra e ho preso a incularla, sentendo gli occhi di suo marito che guardavano tutto quello spettacolo, mentre io fottevo sua moglie.
Mi sembrava di diventare veramente matto, per cui le ho tolto il cazzo dal culo e l’ho presa per i capelli, girandola. Lei si è messa in ginocchio, pronta per ricevere sulle labbra la mia sborra bollente.
La troia ha gradito quell’inondazione di liquido caldo dentro la sua bocca, leccando lo sperma con gusto e guardandomi con occhi ancora vogliosi: io avevo il desiderio di soddisfarla fino in fondo.
Mi sono buttato sulla sua fica per leccargliela per bene. Il suo afrore era tremendamente forte e meraviglioso. Bagnata in maniera incredibile mi ha squirtato in bocca, facendomi provare quello che non avevo mai avuto nella mia vita.
In maniera agile ci siamo girati sul sedile, trovandoci a sessantanove. Ginevra, da grande troia che si era dimostrata, mi ha afferrato il cazzo per spompinarlo a dovere.
Con la coda dell’occhio ho visto il bastone di Silvio ingrossato in maniera incredibile e stava per esplodere dal piacere.
In quella posizione credo siamo rimasti per minuti interminabili, momenti in cui credo di aver perso veramente la cognizione del tempo per quando ero al settimo cielo.
Improvvisamente ci siamo staccati, ho ripreso a scoparla, buttandomi sopra di lei che, come una maiala in calore, ha iniziato a urlare dal piacere.
Intanto ho sentito Silvio gemere dal piacere e, girandosi sopra il sedile, si è avvicinato pericolosamente a noi, mettendosi a leccare la moglie ovunque. Quella visione era diventata per me incredibilmente erotica e oltre ogni mia immaginazione. Quando ero sul punto di venire, vidi Silvio cambiare posizione e puntare il suo cazzo durissimo verso Ginevra, lanciandole sulla faccia una di quelle sborrate colossali che la donna, prontamente, ha ricevuto in bocca, tra gli schizzi e i gemiti di piacere.
Inutile dire che ho avuto un orgasmo multiplo, uno di quelli che non finivano più. Io le schizzavo dentro la fica mentre lei riceveva la sborra del marito in bocca. Poi lui ha deciso di montarla in ogni posizione, mentre io mi godevo lo spettacolo. L’ha trombata con ritmo incalzante e con movimenti forti, sempre più decisi.
Erano due animali che godevano in maniera incredibile!
Che giornata è stata quella! La mia squadra ha fatto il bis di goal in rete, vincendo e trionfando con la sua settima Coppa Italia, mentre io ho avuto la mia prima esperienza cuckold nel parcheggio dello stadio.
Quella è stata la mia prima volta a cui sono seguiti altri episodi erotici, uno più eccitante dell’altro che prima o poi vi racconterò perché sono troppo belli per tenermeli per me.