Io Cuck, lui tranviere

Mi chiamo Antonio e faccio l’impiegato in una grande multinazionale della logistica.
Sono sposato da ormai 20 anni e sebbene mia moglie sia sempre bellissima, la passione tra noi si è notevolmente affievolita, specialmente da quando sono nati i nostri due figli che ci hanno letteralmente e radicalmente cambiato la vita coniugale.
Ho sempre pensato che si fosse trovata un amante e ne ho avuto la prova lampante quando un giorno, come di consueto, stavo prendendo il tram per andare al lavoro.

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Ora che racconto questa storia fatico ancora a crederci per via della sua assurdità, ma vi garantisco che è vera al 100%.

Galeotto fu il tram

Un lunedì mattina mi sono alzato più tardi del solito, in quanto avevo passato una nottataccia e ho fatto fatica a riaddormentarmi.
Una volta sveglio, ho avvertito il mio capo che sarei arrivato in ufficio con qualche ora di ritardo e sono corso a vestirmi.
Una volta salito sul tram che mi avrebbe portato al lavoro, ho visto mia moglie vicino alla cabina del conducente; da come sorrideva avevo capito che non gli stava semplicemente chiedendo un’informazione, ma era chiaro che i due si conoscevano da diverso tempo.

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Approfittando della loro distrazione, mi sono nascosto in fondo per monitorare meglio la situazione, per comprendere fino a che punto sarebbero arrivati i due piccioncini.
Spinto dalla curiosità, ho inviato un messaggio alla segretaria del lavoro per dire che quel giorno non sarei potuto andare in ufficio e vista la grande quantità di ferie accumulate non ha battuto ciglio, anzi mi ha augurato di risolvere nel migliore dei modi il mio contrattempo.

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Scopata al capolinea

Man mano che il tram si avvicinava al capolinea, cominciava a svuotarsi e ho dovuto confondermi tra le poche persone rimaste sul tram per non farmi scoprire, ma con un paio di  stratagemmi sono riuscito a raggiungere egregiamente il mio scopo.
Una volta sceso, i miei sospetti sono stati confermati, in quanto mia moglie e il baldo tranviere si sono allontanati dal veicolo mano nella mano per dirigersi verso un locale del deposito per fare sa il cielo che cosa.
In quel momento mi sono sentito ferito, ma allo stesso tempo incuriosito ed eccitato, così ho deciso di nascondermi dietro un cespuglio per spiare la loro scopata.
Una volta chiusa la porta del loro nido d’amore improvvisato, mia moglie e il tranviere hanno cominciato a scambiarsi un lungo bacio appassionato, che mi ha fatto rizzare così tanto il cazzo che sembrava stesse per esplodere dai pantaloni da un momento all’altro.

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A un certo punto mia moglie ha cominciato a sbottonarsi la camicia e a sbattere il seno in faccia al fortunato scopatore, che non si è certo lasciato sfuggire l’occasione di toglierle il reggiseno per succhiare avidamente i capezzoli.
A un certo punto lei si è seduta sul tavolo con le gambe aperte per farsi leccare la figa.
Non la vedevo da un sacco di tempo e non sapevo che avesse preso l’abitudine di depilarsela, probabilmente ha iniziato a farlo da quando ha conosciuto quest’uomo.
Lui gliela leccava ingordamente, passando più e più volte la lingua sul suo clitoride, cosa che l’ha fatta gemere sonoramente e senza alcuna esitazione.

A questo punto non ho resistito e ho tirato fuori dalla tasca il mio smartphone per filmare la scena da utilizzare sia in caso di un eventuale divorzio, sia per segarmi tutte le volte che volevo, poiché, devo ammettere, era un vero e proprio spettacolo degno del migliore film porno. Zoomando per cogliere i dettagli, noto che lo sguardo di mia moglie si rivolge verso la videocamera e mi fissa, io non so cosa fare, resto immobile pensando di essermi sbagliato perchè lei non si scompone nemmeno per un momento.
Capisco quanto sia troia quando, continuando a gemere, mi fa un occhiolino e si lecca le labbra, gesti che portano il suo amante ad accorgersi della mia presenza ed istintivamente a ritrarsi, ma lei, prontamente tira lo afferra per la nuca e porta nuovamente la sua testa sulla sua fica completamente bagnata, tra la sua e la mia incredulità.

Il loro lieto momento di lussuria non era certo finito qui, infatti, la mia cara mogliettina, in preda alla crescente eccitazione, portava le sue gambe verso la testa per mettere in bella vista il suo buco del culo. A quello spettacolo, il caro tranviere, ormai conscio di essere partecipe di un gioco erotico più grande di quello che aveva immaginato, mi ha guardato per un attimo e con un sorrisetto beffardo sulle labbra, ha preso d’assalto il buco del culo di mia moglie che potevo vedere dilatarsi generosamente.
E pensare che con me questa troietta golosa non ha mai tirato fuori un solo discorso riguardante il sesso anale
È proprio vero che le persone non si conoscono mai abbastanza, devo confessare che questa scena mi ha lasciato molto basito e disorientato, sentivo una rabbia mista ad un’eccitazione mai provata prima. Non riuscivo a smettere di guardarli e toccarmi il cazzo ormai diventato di marmo. Eravamo coinvolti tutti e tre e nessuno sembrava dispiaciuto, anzi.

Dopo una lunga leccata, il passionale tranviere ha cominciato a esplorare quel caldo buchetto anche con le sue dita e lei non ha fatto altro che aprire ancora di più le sue chiappe, come se già sapesse cosa sarebbe successo da lì a poco tempo.
Una volta allargato a dovere, il signorino ha preso il suo cazzo più duro di una verga e lo ha appoggiato sullo sfintere, solo per un attimo, giusto il tempo di metterle una mano sulla bocca per poi infilarglielo con grande facilità, con un colpo netto, profondo.
Lei ha emesso un gemito sordo di piacere che ancora mi risuona nelle orecchie, mentre lo guardava come un’assatanata e dimostrando che non era la prima volta che lo prendeva nel culo.
Il loro momento di calda passione fu interrotto dall’arrivo in lontananza di un collega, che fortunatamente non li ha colti sul fatto e non mi ha visto appartato a segarmi in preda ad un piacere mai provato prima.

Devo ammettere che vederli rivestirsi in fretta e furia è stata una scena a dir poco esilarante, soprattutto nei confronti del tranviere che, ritto come stava, aveva difficoltà a rimetterlo nei pantaloni, come me del resto.
Prima di uscire dal mio nascondiglio, ho aspettato che tutti se ne fossero andati e mi sono recato in un ristorante poco distante ad aspettare mia moglie con cui avevo necessità di parlare e raccogliere le idee sul da farsi, mi sentivo confuso da quello che era successo, ma allo stesso tempo ero in un’erezione perenne, mi scoppiava nei pantaloni solo a ripensare a quella scena.

Anch’io voglio il tuo culo

Attendo mia moglie il tempo di un paio di drink per distendere i nervi, lei arriva raggiante, divertita, con l’espressione di chi aveva il mondo ai suoi piedi, ed io, per quanto il mio orgoglio volesse opporsi, mi rendevo conto che ci volevo stare a quei piedi.
Lascio parlare lei di quello che abbiamo vissuto, mi dice che sapeva che la stessi seguendo dal principio, aveva preso il mio stesso tram volutamente e che questi appuntamenti erano diventati sempre più frequenti in seguito al nostro essere sempre più distanti sessualmente.
Mi dice che mi ama e che farsi cogliere sul fatto era l’unico modo per trovare una nuova strada per noi.

“Ho visto che ti toccavi guardandoci, non negarlo, ti è piaciuto”

Come potevo darle torto, ero ancora duro a pensare a quello sconosciuto che le scopava il culo.
Volevo averlo anch’io, potevo averlo anch’io.
Ho pagato il conto e ci siamo diretti verso casa, non avevo ancora deciso cosa fare e lei aspettava una risposta.
Proprio nel momento in cui la sua espressione facciale era al massimo dello sconforto, bussano alla porta.

Va ad aprire lei e con grande sorpresa incontra nuovamente il suo compagno di giochi preferito contattato da me in un momento di distrazione in cui ho usato il suo telefono.

“Dove eravamo rimasti?” le dice flirtando e salutandomi facendo il gesto delle corna con la mano.

Lei mi guarda esaltata ed io capisco che sta cominciando un nuovo, interessante, capitolo del nostro matrimonio, senza più segreti, né tabù, ma con tanti video delle nostre più sconce fantasie da collezionare e guardare ogni volta che vogliamo. Io marito cuckold, strano ma mi va bene così.

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Clara Bellini
Clara Bellini
Clara Bellini, nata il 12 febbraio 1978 sotto il segno dell'Acquario, è un'autrice milanese di racconti per adulti che ha saputo trasformare la sua passione per la scrittura in una carriera di successo. Clara è sempre stata una sognatrice, caratteristica tipica del suo segno zodiacale, che l'ha spinta a esplorare i limiti della creatività e della libertà personale. La sua capacità di pensare fuori dagli schemi si riflette nei suoi racconti, che combinano elementi di erotismo con una profonda introspezione psicologica. Dopo aver conseguito....
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