Al matrimonio del mio migliore amico

Mi chiamo Michele, e conosco Giovanni da quando era bambino, credo siano passati almeno 25 anni. Siamo praticamente cresciuti assieme, e ormai è diventato mio fratello.
Da 8 anni, Giovanni è fidanzato con una mia cugina, figlia della sorella di mia madre. Sono stato proprio io a farli conoscere in una serata in discoteca 10 anni fa.
Da quella sera, io, la mia ex ragazza, mia cugina Barbara, e Giovanni ci davamo appuntamento ogni fine settimana per una serata divertente, tra discoteche, locali esclusivi, pub, e ristoranti.

Dopo due anni, Giovanni e Barbara, in seguito a un periodo di palese avvicinamento, si dichiararono il loro amore e diventarono una coppia. Ero davvero felice di questo, anche perché ero stato io a farli conoscere, e mia cugina era davvero una bellissima ragazza, intelligente ed educata. Giovanni è il mio migliore amico fraterno, ed ero davvero felice che avesse trovato una ragazza come Barbara.

La crisi

Le uscite e le serate continuarono per altri sei anni fantastici, forse tra i più belli della mia vita. Anche io ero fidanzato da sette anni ormai con Beatrice, anch’ella una ragazza semplice ed educata, ma, come tutte le cose belle, prima o poi doveva finire.

Infatti, scoprii di essere vittima di tradimenti da almeno un anno. Beatrice, a mia insaputa, aveva ricominciato a sentire il suo ex, prima fiamma e fidanzato storico. La mia felicità ad un tratto si ruppe come un bicchiere di cristallo, e da quel momento in poi mi chiusi in me stesso, non volendo più uscire e frequentare nessuno. Tutti provarono a consolarmi, i miei genitori, e perfino Giovanni tentò di farmi uscire per svagarmi, ma il tentativo fu vano.

La persuasione di Barbara

Passai circa due mesi in questa situazione, dove pensavo solo ed esclusivamente al lavoro e a niente più. Un giorno, fece un tentativo persino Barbara. Anche con lei sono cresciuto sin da bambino, ma prima che lei frequentasse Giovanni, non ci sentivamo e parlavamo molto.

Si presentò davanti alla mia porta in abito da sera, perché subito dopo doveva andare in uno dei locali esclusivi che frequentava con me, Giovanni, e Beatrice.
Era davvero bellissima, tentò in tutti i modi di parlarmi e le diedi una possibilità.

Continuava a dirmi che la chiusura era inutile, dovevo reagire e cercare qualche altra ragazza. Mi confessò addirittura che le piacevo da quando eravamo ragazzini, mi ha sempre trovato un bel ragazzo e che una volta aveva pure una cotta per me e ci aveva provato per molto tempo, ma io non mi ero davvero accorto di niente, la vedevo solo come una cugina con cui giocare qualche volta.

Quelle parole risvegliarono in me una voglia romantica e sessuale che avevo sopito da tempo, in più il vestito che indossava non mi aiutava affatto a tenere a freno la voglia. Non so come e non so perché, ma le diedi un bacio a stampo sulla bocca. Lei inizialmente mi guardò un po’ stupita e incredula, ma subito dopo, mentre stavo cercando goffamente di scusarmi, si fiondò addosso a me e cominciò a baciarmi in maniera passionale. Da quel momento in poi capii davvero poco di ciò che stava succedendo, ma una cosa era certa: non stavo più pensando a Beatrice.

La passione

Cominciò a spogliarsi del suo bellissimo abito da sera. Non mi ero mai accorto del suo fisico da urlo; mentre si spogliava, guardavo incredulo il suo seno perfetto e il suo culo sodo, valorizzato ancor di più da un perizoma sottilissimo. Anche io mi spogliavo in tutta fretta, la passione ci aveva ormai stravolti.

Esordì con un pompino da paura, fino a quando non facemmo la posizione del 69. La sua fica era depilata, con una striscetta di pelo appena sopra. Mi piaceva davvero tanto leccargliela e continuai fino a quando lei quasi non mi squirtò in bocca.
Quindi, passammo al momento clou: lei si posizionò sopra di me e mi cavalca in maniera selvaggia, senza fermarsi un attimo, sembrava davvero indemoniata. Mi diceva che desiderava questo giorno da tantissimi anni.

Alla fine della nostra serata di sesso, si accorse che si era fatto davvero molto tardi, era in ritardo di quasi mezz’ora per l’appuntamento con Giovanni. Quel momento mi fece dimenticare un’altra cosa molto importante, ma questa volta era una cosa negativa, cioè che stavo tradendo anche la fiducia del mio migliore amico.

La proposta e il matrimonio

Barbara, ad un tratto, si vestì in tutta fretta e scappò all’appuntamento con Giovanni. Salutò mia madre, che sarebbe stata sua zia, e da lontano fece un cenno anche a me. Io invece passai tutta la serata a pensare, ma non più a Beatrice, bensì a Barbara e Giovanni. Le mie emozioni erano molto contrastanti, tra l’eccitazione per aver fatto sesso con mia cugina, una donna bellissima e maestra nel fare sesso, e il senso di colpa per aver tradito la fiducia del mio amico fraterno.

Pensai a come sarebbero andate le cose da quel momento in poi, considerando seriamente di confessare tutto a Giovanni e magari, dopo un po’ di tempo, dichiarare il mio amore per Barbara.

Tutti questi pensieri furono interrotti da una chiamata di Giovanni. Ero indeciso se rispondere, temendo che Barbara gli avesse già confessato tutto. Sentivo una profonda vergogna ma sapevo che non potevo ignorarlo. Alla fine risposi e, con mia sorpresa, Giovanni mi salutò con un tono felice. Mi annunciò che la serata con Barbara era stata l’occasione per chiederle di sposarlo. Restai senza parole, felice per loro ma confuso dai miei sentimenti. Quando chiesi a Giovanni la reazione di Barbara, mi disse che anche lei era entusiasta e aveva accettato senza esitare. Questa risposta mi sorprese ancora di più.

Giovanni mi invitò a unirmi a loro per festeggiare, ma rifiutai, promettendo che avremmo celebrato insieme in un altro momento.

Il giorno dopo chiamai Barbara per congratularmi, ma anche per capire meglio i suoi sentimenti. Lei mi disse che aveva accettato la proposta perché amava Giovanni, ma mi confidò anche che sarebbe stata disposta a continuare la nostra relazione segreta. La sua attrazione verso di me era qualcosa che non riusciva a spiegarsi.

Dopo un momento di riflessione e nonostante il senso di colpa verso Giovanni, accettai di incontrarla di nuovo. Il nostro rapporto clandestino proseguì fino a pochi giorni dal matrimonio.

Il cuckold al matrimonio

Giovanni non badò a spese per il matrimonio. La cerimonia fu sontuosa e il ricevimento impeccabile. Lui in smoking e Barbara in un abito bianco splendido.

Tutto procedette senza intoppi fino a quando, alla fine della cena, Barbara mi chiese di parlarle in privato. Non immaginavo che volesse proseguire la nostra relazione proprio nel giorno del suo matrimonio. Fu allora che mi rivelò che era stato Giovanni a suggerirle di continuare e che sapeva delle nostre serate segrete da un mese. La scoperta che Giovanni fosse eccitato all’idea di noi due insieme mi lasciò senza parole.

Così, davanti agli occhi di Giovanni, Barbara e io consumammo la nostra passione, in un’esperienza che mescolava imbarazzo ed eccitazione. Dopo circa mezz’ora, concludemmo il nostro incontro segreto con la promessa che ciò che era successo sarebbe rimasto un nostro dolce segreto.

Il matrimonio si concluse come se nulla fosse accaduto, ma da quel giorno in poi, il nostro strano triangolo amoroso ha continuato a esistere. Ho scoperto il cuckold, una pratica sessuale che Giovanni trova appassionante, e tutti noi ne siamo rimasti soddisfatti.
Così, buon cuckold a tutti.

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