Il Mercato delle Tentazioni

Il caldo del primo pomeriggio si faceva sentire mentre Sara camminava tra le bancarelle del mercato delle pulci, il suo vestito arancione leggero ondeggiava ad ogni passo.
Aveva scelto quel vestito apposta, corto e aderente nei punti giusti, con la schiena scoperta e il tessuto che sfiorava appena le sue cosce nude.
Dietro di lei, suo marito Luca la seguiva come sempre, leggermente in disparte, con lo sguardo fisso sulle sue gambe che si muovevano con eleganza sotto il sole. Il fruscio del vestito sembrava fatto apposta per tentarlo.

Era eccitato, come sempre. Eppure, non avrebbe mai osato reclamare quel corpo come suo.
Luca sapeva di essere solo un osservatore.

Sara era esperta, una donna che conosceva il gioco e sapeva muoversi. Amava il brivido della trasgressione, e soprattutto amava vedere suo marito in bilico tra desiderio e umiliazione.

L’Incontro al Mercato

Fu allora che lo vide.
A una bancarella più avanti, un uomo alto, muscoloso, con una barba curata e una camicia sbottonata quel tanto che bastava per mostrare il petto scolpito.
Sara si fermò di colpo, con un sorriso compiaciuto sulle labbra.

Era un vecchio compagno di scuola, Matteo.
Il ragazzo che ai tempi aveva fatto impazzire metà delle ragazze della classe, quello con la fama da conquistatore, quello che lei aveva sempre desiderato… ma mai ottenuto davvero.
Adesso era lì, davanti a lei, a gestire una bancarella di oggetti vintage e artigianato.
Ma quello sguardo non era cambiato.
Luca lo notò subito.
Sentì un nodo allo stomaco, quella sensazione familiare di quando capiva di stare per perdere.

La Riconnessione

Matteo stava sistemando alcuni oggetti sul banchetto quando la riconobbe.
“Sara? Cristo, sei tu?”
La sua voce era ancora calda, bassa, virile.
Lei sorrise, inclinando appena il viso.
“L’ultima volta che ti ho visto avevi… cosa, vent’anni?”
Matteo la guardò con attenzione, gli occhi scivolarono senza alcuna discrezione sulle sue curve, sul vestito leggero, sul seno che si muoveva sotto il tessuto.
“E sei ancora più bella.”
Sara arrossì leggermente, ma non per imbarazzo.
Amava essere desiderata. E soprattutto amava farlo sotto gli occhi di Luca.
Suo marito era lì accanto, silenzioso. Matteo gli diede appena un’occhiata, come si fa con una comparsa inutile.
“Lui è Luca, mio marito.”
Matteo tese la mano. La stretta era forte, sicura.
Luca la strinse debolmente.
Matteo sorrise appena e tornò a guardare Sara, senza il minimo interesse per il marito.
“E dimmi, cosa fai di bello adesso?”
Sara fece spallucce, giocando con l’orlo del vestito. “Mi godo la vita.”
Matteo capì subito.
“Interessante…” sussurrò, con un sorrisetto appena accennato.

Una Birra per Scaldare l’Atmosfera

Dopo qualche battuta, Matteo propose:
“Il mercato chiude tra mezz’ora. Perché non prendiamo una birra? Così recuperiamo un po’ di tempo perso.”
Sara non esitò nemmeno un secondo.
Luca deglutì passivamente.
Non avrebbe detto di no.
Si spostarono in un piccolo bar all’angolo del mercato, un posto rustico con tavolini di legno e sedie in ferro battuto.
Sara si sedette tra i due uomini, ma più vicina a Matteo.
Luca osservava in silenzio mentre Matteo ordinava per tutti senza neanche chiedere.
Dominante. Sicuro.
La birra arrivò in pochi minuti, fresca, con la schiuma che si scioglieva lentamente.
Sara prese il bicchiere e lo portò alle labbra, bevendo lentamente, con un sorriso malizioso.
Matteo la osservava.
“Ti ricordi i tempi del liceo?” chiese lui, con un tono quasi distratto.
Sara rise. “Certo. Ti piaceva avere tutte ai tuoi piedi.”
“E a te piaceva farmi aspettare.”
La tensione tra loro si fece più spessa.
Sara si leccò lentamente il labbro inferiore.
Matteo accese una sigaretta, senza mai distogliere lo sguardo da lei.
Luca sentiva la propria eccitazione crescere.
Sentiva il proprio cazzo tirare dentro la cock cage che Sara lo obbliga a portare molto spesso quando escono insieme.
Sara poggiò una mano sulla coscia di Matteo, sorridendo.
Ti piace ancora giocare, Matteo?
Matteo sorrise.
“Sempre.”

Verso il Magazzino

La tensione era ormai alle stelle quando finirono le birre.
Matteo si alzò e guardò Sara come se fosse già sua.
“Vieni con me,” disse semplicemente.
Non chiese. Ordinò.
Sara annuì e si alzò.
Luca non poteva fare altro che seguirli.
Arrivarono al magazzino di Matteo, poco distante dal mercato.
Era un posto spazioso, con scaffali pieni di scatole e una vecchia scrivania di legno.
Appena la porta si chiuse, Matteo la prese per il viso e la baciò con una sicurezza che Luca non aveva mai avuto.
Sara gemette contro la sua bocca, il corpo si arrendeva completamente.
Luca era lì. A guardare, tremava.
Lo spettacolo era iniziato.
Sua moglie stava per essere presa davanti a lui, da un altro uomo.
E non poteva fare nulla.
Era bloccato dalla sua eccitazione, dalla sua sottomissione.
Sara sollevò il vestito, senza bisogno di istruzioni.
Sotto, niente mutandine.
Matteo sorrise soddisfatto.
“Brava ragazza.”

Il Punto di Non Ritorno

Luca abbassò lo sguardo, il respiro corto. Sentì il rumore della cerniera dei pantaloni di Matteo e il suono di sua moglie che gemeva mentre l’altro uomo si sistemava tra le sue cosce.
Era iniziato.
Il primo affondo fu profondo, deciso.
Sara inspirò forte, la testa all’indietro.
Lo voleva. Lo voleva da anni.
Matteo la prese con movimenti lenti, studiati, come se sapesse già come farla impazzire.
E Luca?
Luca guardava.
Si sentì stringere nella sua cock cage, il suo membro pulsava, imprigionato, umiliato.
Sara rideva, guardandolo da sopra la spalla.
“Ti piace, amore?” La sua voce era dolce, velenosa.
Luca annuì debolmente.
“Dillo.”
La vergogna lo divorava. Ma lo eccitava.
“Sì…” sussurrò.
Matteo aumentò il ritmo, possedendo Sara senza pietà.
Luca vide il suo viso illuminarsi di piacere, vide il suo corpo fremere sotto l’uomo che la dominava completamente.

La Fine e l’Umiliazione Finale

Sara venne per prima. Con un grido soffocato, il corpo scosso dai brividi.
Matteo la seguì poco dopo, riempiendola senza esitazione.
Luca osservò ogni istante.
Osservò sua moglie essere usata, riempita. E non aveva mai provato nulla di più eccitante.
Non era gelosia. Era il loro gioco.


Matteo si sistemò i pantaloni, guardando Luca con aria di superiorità.
“Ti ha mai scopato così?” chiese a Sara, sarcastico.
Luca scosse la testa per rispondere, ance se non interrogato.

Lei non disse niente, ma ancora con il fiato corto, si avvicinò al marito.
Gli accarezzò il viso.
Buono, amore. Sei stato bravo.”
La sua voce era quella di una padrona.
Luca chiuse gli occhi, la sottomissione completa.


Sapeva che non sarebbe stata l’ultima volta.

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scritto da

Clara Bellini
Clara Bellini
Clara Bellini, nata il 12 febbraio 1978 sotto il segno dell'Acquario, è un'autrice milanese di racconti per adulti che ha saputo trasformare la sua passione per la scrittura in una carriera di successo. Clara è sempre stata una sognatrice, caratteristica tipica del suo segno zodiacale, che l'ha spinta a esplorare i limiti della creatività e della libertà personale. La sua capacità di pensare fuori dagli schemi si riflette nei suoi racconti, che combinano elementi di erotismo con una profonda introspezione psicologica. Dopo aver conseguito....

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